La Zarafa – Una Protagonista insolita
La Zarafa – Una Protagonista insolita
A Parigi, al Museum Royal D’Histiore Naturelle, dal 1827 veniva emesso un biglietto per vedere una giraffa arrivata da lontano, ma solo dall’una alle cinque del pomeriggio: infatti ogni mattina la giraffa veniva accuratamente pettinata dallo stesso inserviente che l’aveva accompagnata nel lungo viaggio.
Mehemet Alì, viceré d’Egitto, aveva deciso di inviare un regalo straordinario al re di Francia: una giovane giraffa venne perciò catturata nel Sudan e dopo un viaggio di migliaia di chilometri a dorso di dromedario, feluca sul Nilo e nave, arrivò a Marsiglia nel novembre 1826. Grande e immediato fu lo scalpore che suscitò la vista di questo animale, per la prima volta in Europa dopo secoli.
Mentre la giraffa svernava a Marsiglia e durante i quarantadue giorni impiegati per arrivare a piedi a Parigi al cospetto del re Carlo X, nella Francia della Restaurazione si diffuse la giraffomania: nacquero le pettinature alla giraffa, dolci e giocattoli per bambini a lei ispirati, porcellane e dipinti con la sua immagine, ventagli e tabacchiere, almanacchi e una curiosità crescente per quell’animale esotico chiamato anche camelopardo.
La fama via via cresceva: dovrà fermarsi tre giorni a Lione dove verrà ammirata da 30 mila persone, compresa una vegliarda di 113 anni. La Zarafa, così chiamata dal nome arabo, vivrà a Parigi per diciotto anni fino al 1845.
Verrà poi imbalsamata ed esposta a La Rochelle, dove subirà un bombardamento durante l’ultima guerra. Solo la testa è ancora conservata.
A distanza di 190 anni dal suo arrivo a Parigi, il Musée d’Histoire Naturelle ha pensato bene di raffigurare la sua illustre e storica ospite su un biglietto di ingresso nel 2017.
Zarafa
In Francia questa storia continua a destare curiosità e interesse tanto da ispirare film, cartoni animati e pubblicazioni.
Per saperne di più: Michael Allin, Zarafa, Garzanti 2000; tradotto oltre che in italiano, in tedesco e in inglese.